domenica 24 novembre 2013

Sempre in tema di Costituzione materiale




Dal punto di vista giuridico, l’attualismo di ciò che ottiene e/o guadagna effettività, e si consolida o si è consolidato, è anche un che di congeniale alla psicologia e il diritto lì si trova in difficoltà.
Sempre in tema di Costituzione materiale, ad esempio, dopo le lezioni di Schmitt, Kelsen e Mortati, la domanda può essere la seguente: la classe politica, il suo rapporto effettivo col paese reale, fa parte di detta Costituzione? Oppure: ne fanno forse parte i termini reali del rapporto di lavoro dipendente e la condizione di quello cosiddetto «libero», con i tradizionali esiti di giurisprudenza? Se il problema è che cosa sì e che cosa non, allora la questione si mostra subito debole dommaticamente quanto facilmente strumentalizzabile, laddove una riforma del testo costituzionale potrebbe snaturare di questo e il senso e le finalità.
E - anche - il dubbio in tutto ciò è che della Costituzione materiale si siano coltivate visioni apertamente ideologiche per quanto è nei termini originari della questione; oppure se ne sia elaborata una visione costituzionalistica, comprensibilmente rigida e preconcetta, laddove l’ideologismo - lo si potrebbe dire anche puramente giuridico se non fosse necessariamente anche repubblicano o antiautoritario - è rimasto inconfessato.