È insito nella parola
liberalismo il rischio che alla
libertà possa o debba essere dato toccare, prima o poi, la sua stessa radice. O
anche: vi è una componente radicale nel liberalismo, per cui questa o quella idea di libertà è tale da chiedere, per non
sconvolgere il mondo, un faticoso riconoscimento.
L’informatica
giuridica e il diritto dell’informatica sono di scena da anni e la “verità internet”, la cosa nuova, come quaestio iuris oggi non è più nuova
com’era: essa continua a fare pressing
sul diritto positivo scritto costringendolo a disciplinare il fenomeno, alle
volte arginandolo ma per lo più oggi non potendo non riconoscerlo. Non si
tratta però solo di fenomeni indotti e di condotte (illeciti civili, penali ecc.) che
la rete abilita de facto e rende più
inafferrabili e impunibili; e invece, scavando nella regola del giuridicamente
rilevante, si tratta di domandarsi: quale il rapporto diretto fra internet (o l'internet) e il diritto: oggettivo, soggettivo ecc.?