L’anarchico Passannante, origine lucana, povero, che di mestiere
a quel tempo faceva il cuoco, attentò appena ventinovenne - correva l’anno 1878
- alla incolumità del nuovo re d’Italia, Umberto I; a Napoli, aggredendo la
carrozza su cui viaggiava il sovrano, con un coltello che forse era buono più
per sbucciare le mele che per infliggere ferite mortali; ferendo in compenso il
ministro Cairoli, venuto in soccorso del suo re.