Agli
inizi - non so quanto ... simpaticamente - il popolo l’aveva battezzata Louisette,
o Petite-Louise, dal nome di Antoine Louis, segretario perpetuo
dell’Accademia francese di Medicina; il quale - come chiunque fosse valso ad
immortalare uno strumento di morte - mostrò subito di “non gradire”. Essa sarebbe anche stata battezzata glaive de la liberté, hasche populaire; ma il suo
nome definitivo, per volere della stampa dell’epoca, sarebbe stato Guillotine,
un po’ per vendetta nei confronti di Joseph-Ignace Guillotin, deputato
dell’Assemblea nazionale e uomo - si dice - dal brutto carattere; un po’ a
causa della rima con machine, che avrebbe consentito la composizione di
epigrammi e canti popolari.
Ma - mi domando - era solo questione di rima? Qualora si possa in qualche modo supporre, o addirittura dimostrare, che la storia politica e giuridica si è potuta mescolare - non senza una qualche singolarità nonché retorica - con la storia delle macchine?; la cui ideazione possa sempre aiutare a comprendere lo spirito di un’epoca?
Ma - mi domando - era solo questione di rima? Qualora si possa in qualche modo supporre, o addirittura dimostrare, che la storia politica e giuridica si è potuta mescolare - non senza una qualche singolarità nonché retorica - con la storia delle macchine?; la cui ideazione possa sempre aiutare a comprendere lo spirito di un’epoca?