Che cosa ci tramanda fra le altre
cose il mito, rielaborato filosoficamente? Che ad esempio, per rifarci
alle origini della storia politica romana, «Romolo, colpito dal fulmine o massacrato dai senatori,
scompare di fra i Romani. Il popolo e i soldati mormorano. Le gerarchie dello
Stato si sollevano le une contro le altre e Roma nascente, divisa all'interno e
circondata di nemici all'esterno, è sull'orlo del precipizio quando s'avanza un
certo Proculeio e con gravità dice: “Romani, il principe che voi piangete non è
affatto morto: è asceso al cielo, dove siede alla destra di Giove [...]"». Ovvero: «Romulus frappé de la foudre ou massacré par les Sénateurs; disparoit
d'entre les Romains. Le Peuple & le Soldat en murmurent. Les Ordres de
l'Etat a se soulévent les uns contre les autres, & Rome naissante,
divisée au dedans & environnée d'ennemis au dehors, étoit au bord du
précipice. Lorsqu'un certain Proculeius s'avance gravement & dit: "Romains, ce Prince que vous regrettez n'est point mort; il est monté aux
Cieux, où il est assis à la droite de Jupiter"» (D. Diderot, Pensées, XLIX).
In altre parole: l’illuminismo
ciò che insegna o quanto meno tramanda a sua volta è che «esistono delle congiunture
favorevoli all'impostura» e «se si esamina qual era allora la situazione di
Roma si converrà che Proculeio era una persona assai intelligente e che aveva
saputo afferrare l'occasione. Egli introdusse negli animi un pregiudizio che
non fu inutile alla futura grandezza della sua Patria» (ivi). E in questo esso
tramanda che la devozione è il primo prodotto di uno Stato.