venerdì 23 agosto 2013

Louis e Guillotin: aspetti della giustizia penale




Agli inizi - non so quanto ... simpaticamente - il popolo l’aveva battezzata Louisette, o Petite-Louise, dal nome di Antoine Louis, segretario perpetuo dell’Accademia francese di Medicina; il quale - come chiunque fosse valso ad immortalare uno strumento di morte - mostrò subito di “non gradire”. Essa sarebbe anche stata battezzata glaive de la liberté, hasche populaire; ma il suo nome definitivo, per volere della stampa dell’epoca, sarebbe stato Guillotine, un po’ per vendetta nei confronti di Joseph-Ignace Guillotin, deputato dell’Assemblea nazionale e uomo - si dice - dal brutto carattere; un po’ a causa della rima con machine, che avrebbe consentito la composizione di epigrammi e canti popolari. 
Ma - mi domando - era solo questione di rima? Qualora si possa in qualche modo supporre, o addirittura dimostrare, che la storia politica e giuridica si è potuta mescolare - non senza una qualche singolarità nonché retorica - con la storia delle macchine?; la cui ideazione possa sempre aiutare a comprendere lo spirito di un’epoca?